Nuova Riveduta:

Ezechiele 44:22

Non prenderanno in moglie né una vedova, né una donna ripudiata, ma prenderanno delle vergini della discendenza della casa d'Israele; potranno però prendere delle vedove, che siano vedove di sacerdoti.

C.E.I.:

Ezechiele 44:22

Non prenderanno in sposa una vedova, né una ripudiata, ma solo una vergine della stirpe d'Israele: potranno sposare però una vedova, se è la vedova di un sacerdote.

Nuova Diodati:

Ezechiele 44:22

Non prenderanno in moglie una vedova né una donna divorziata, ma prenderanno vergini della progenie della casa d'Israele, o una vedova che sia la vedova di un sacerdote.

Riveduta 2020:

Ezechiele 44:22

Non prenderanno per moglie né una vedova, né una donna ripudiata, ma prenderanno delle vergini della discendenza della casa d'Israele; potranno però prendere delle vedove, che siano vedove di sacerdoti.

La Parola è Vita:

Ezechiele 44:22

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Ezechiele 44:22

Non prenderanno per moglie né una vedova, né una donna ripudiata, ma prenderanno delle vergini della progenie della casa d'Israele; potranno però prendere delle vedove, che sian vedove di sacerdoti.

Ricciotti:

Ezechiele 44:22

Non prenderanno per moglie una vedova, nè una repudiata, ma vergini discendenti dalla casa di Israele, però anche una vedova potranno prendere pur che sia stata vedova d'un sacerdote.

Tintori:

Ezechiele 44:22

E non sposerà una vedova, nè una ripudiata, ma una vergine della stirpe d'Israele; ma potrà prender una vedova che sia vedova d'un sacerdote.

Martini:

Ezechiele 44:22

Ei non isposerà una vedova, né una ripudiata, ma una vergine della stirpe d'Israele; ed anche una vedova, che sia stata moglie di un sacerdote.

Diodati:

Ezechiele 44:22

E non prendansi per moglie alcuna vedova, nè ripudiata; anzi una vergine della progenie della casa d'Israele; ovvero una vedova, che sia vedova di un sacerdote.

Commentario abbreviato:

Ezechiele 44:22

Capitolo 44

Questo capitolo contiene le ordinanze relative ai veri sacerdoti. Il principe significa evidentemente Cristo e le parole del versetto Ez 44:2 ci ricordano che nessun altro può entrare nel cielo, il vero santuario, come Cristo, cioè in virtù della propria eccellenza e della propria santità personale, della propria giustizia e della propria forza. Colui che è il fulgore della gloria di Geova è entrato per mezzo della propria santità; ma questa via è chiusa a tutto il genere umano, e tutti noi dobbiamo entrare come peccatori, per fede nel suo sangue e per la potenza della sua grazia.

Riferimenti incrociati:

Ezechiele 44:22

Lev 21:7,13,14; 1Ti 3:2,4,5,11,12; Tit 1:6
De 24:1-4

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